Le leggi Bossi-Fini e Cirielli continuano a fare danni

Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) esprime il proprio apprezzamento per il decreto sul carcere approvato ieri in Consiglio dei Ministri. Ma ribadisce la necessità di intervenire in tempi brevi rispetto agli altri nodi irrisolti che riguardano, in particolare, le leggi Bossi-Fini e Cirielli.

“Il decreto varato dal Governo”, precisa Riccardo De Facci, responsabile Dipendenze del CNCA, “inizia a neutralizzare alcuni meccanismi insensati previsti in leggi che hanno riempito le carceri di tossicodipendenti e stranieri in fuga dalla fame, dalla guerra e dalla mancanza di opportunità. Soprattutto, è molto positivo quanto previsto in caso di possesso di stupefacenti di ‘lieve entità’, anche se restano alte le pene previste e non vi è traccia di una distinzione tra le sostanze. Allo stesso modo, siamo molto soddisfatti per l’introduzione del Garante per i diritti dei detenuti, viste anche le gravi violazioni dei diritti registrate nei luoghi di detenzione del nostro paese.”  

         “Tuttavia,” continua De Facci, “restano diverse questioni non affrontate, che riguardano in primo luogo quanto sancito nelle leggi Bossi-Fini e Cirielli (quella che prevede le aggravanti per le recidive commesse dai soggetti socialmente più deboli). Senza abrogare o modificare in profondità queste leggi – e la Fini-Giovanardi sulle droghe – le carceri non si svuoteranno.”

            “La barbarie della doccia anti-scabbia nel centro per immigrati di Lampedusa”, conclude De Facci, “conferma che o si cambia totalmente approccio smettendo di usare il carcere e la repressione nei confronti di chi vuole solo sopravvivere e migliorare la propria vita oppure si finisce per creare contesti in cui i trattamenti disumani diventano la norma.”

A due anni dall’azione criminale del 13 dicembre 2011, che vide nella nostra città il deliberato omicidio di tre cittadini senegalesi e il ferimento di altri connazionali senegalesi, l’Associazione Progetto Arcobaleno esprime tutta la solidarietà e partecipazione per le vittime dell’evento e i loro familiari.

Come abbiamo già avuto modo di affermare nell’imminenza della tragedia, forse si è trattato dell’azione di un folle isolato, ma che testimonia comunque l’esistenza di una cultura retriva e miope, che continua a considerare il migrante come un nemico, come qualcuno da respingere, cacciare e addirittura uccidere.

In questo giorno di memoria e per ogni giorno dell’anno chiediamo a tutte le Istituzioni, Enti e Associazioni del territorio e in verità ad ogni fiorentino e cittadino di questo Paese, di qualsiasi colore, lingua, etnia e religione, di promuovere e testimoniare una vera cultura dell’accoglienza, dove nessuno sia ospite sgradito, dove il primo obiettivo sia il rispetto della persona e della sua dignità, dove l’unione e la fusione di diverse culture, lingue, tradizioni e religioni sia il segno distintivo di una nuova società.

VENERDI' 29 NOVEMBRE ALLE ORE 20

In via del Leone 9 

Un arcobaleno di gusti!

Menù policromatico a cura del Settore Accoglienza

è gradita la prenotazione entro Sabato 23 Novembre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

o telefonando allo 055 280052

Mostra fotografica

inaugurazione e presentazione del progetto

Sabato 18 maggio - ore 16,30

I ragazzi della scuola di italiano dell'associazione Progetto Arcobaleno onlus si raccontano attraverso i colori della loro terra e dei loro ricordi

la mostra è visibile fino al 25 maggio
presso la Bibliotecanova Isolotto
via Chiusi 3/4A Firenze

Progetto ideato da Roberto Baglioni e realizzato con PhotoAlchimie, Serena Favale e Yuoarary Carrizales