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 Dipendenze La Comunità di Faltona (Borgo San Lorenzo) aperta nel 1991, è riconosciuta Ente Ausiliario della Regione Toscana.

E' una struttura residenziale pedagogico-riabilitativa aperta 365 giorni l’anno, accoglie fino a 10 persone con problematiche di dipendenza patologica alcol correlate attivando programmi personalizzati.

Ha attivato un programma sperimentale breve per dipendenze alcolcorrelate, presso la Comunità ed un appartamento per sperimentare la comunità breve per donne. Sono attivi anche programmi post comunità e di prevenzione.

Negli ultimi anni ha sviluppato un'attività di contrasto al gioco d'azzardo patologico, partecipoando a progetti regionali, con attività di mappatura, sensibilizzazione, diffusione di informazioni, orientamento e l'apertura di uno sportello dedicato all'ascolto ed al sostegno di giocatori patologici e familiari a Firenze, in via del Leone 9.

Qui allegata la CARTA DEI SERVIZI della Comunità di Faltona.

 

Per trasparenza sono qui allegate la polizza assicurative RCT / RCO:

Estratto e Condizioni Generali 

e la polizza assicurativa sulla struttura:

Estratto e Condizioni Generali

Oltre a queste attività, attraverso il lavoro di un gruppo di volontari l'Associazione gestisce un mercatino dell'usato, che sostiene le attività in favore delle persone più svantaggiate ed ha inoltre promosso iniziative di sostegno a distanza e borse di studio (Progetto Romania).

Il mercatino dell’usato si trova in via del Leone 28R 

E' aperto grazie alla disponibilità di una folta schiera di volontari e volontarie che lavorano a turno, offre merce ricevuta in dono, il ricavato sostiene le attività dell’associazione in favore delle persone più svantaggiate.

Decreti immigrazione e sicurezza,
don Zappolini: “Non accettare questa negazione dei diritti.
Pronti anche a disobbedienza civile” 
Il presidente del CNCA è intervenuto il 21 marzo a Roma all’assemblea
delle associazioni contrarie ai due provvedimenti del Governo


Il 21 marzo don Armando Zappolini, presidente del CNCA, ha partecipato all’assemblea indetta a Roma dalle tante associazioni contrarie ai decreti immigrazione e sicurezza voluti dal Governo.

Qui sotto una sintesi del suo intervento.

“Non possiamo chiudere gli occhi e abituarci all’ingiustizia e al non rispetto dei diritti umani. Dobbiamo ricordare a tutti che i migranti sono persone. Non è scontato, purtroppo, visto come sono trattati da media e politica. Ma la rabbia di fronte alle tante cose che non ci convincono, che non ci piacciono, non è una risposta adeguata. Non dobbiamo smettere di continuare a costruire rapporti con le istituzioni, esercitando una funzione di pungolo e pressando al massimo possibile per avere norme di legge che non ledano la dignità e i diritti delle persone, ma che anzi promuovano condizioni di vita migliori per le persone e per le collettività. È una funzione che dobbiamo esercitare anche quando accogliamo le persone migranti, costruendo un dialogo con le comunità locali affinché si rendano conto del valore dell’accoglienza e del fatto che è possibile accogliere senza creare fratture con la popolazione residente e senza favorire speculazioni intollerabili. Il nostro compito è anche quello di realizzare reti che includono, che connettono. Non certo le reti che separano, rinchiudono, segregano. Un lavoro che deve puntare anche a riconoscere e incentivare il protagonismo dei migranti che sosteniamo, che noi stessi per primi non dobbiamo trattare – di fatto – come semplici ospiti delle nostre strutture di accoglienza. 
“Come CNCA diciamo con forza che, dinanzi a casi eclatanti di violazione dei diritti, non avremo alcuna remora a compiere atti di disobbedienza civile. E chiediamo a tutte le organizzazioni locali di monitorare attentamente l’applicazione dei decreti immigrazione e sicurezza sui propri territori, a cominciare dalle ordinanze dei sindaci. La battaglia contro norme ingiuste non finisce nelle aule del Parlamento, ma continua anche quando tali norme finiranno inevitabilmente per incidere sulla vita concreta di persone che sono totalmente innocenti o che, comunque, non costituiscono certo un serio pericolo per la collettività. Vigileremo e denunceremo. Nessuno pensi di  colpire le persone più deboli e povere senza che si levino voci di protesta e di indignazione.”  

      COMUNICATO STAMPA

 



Campagna I diritti alzano la voce:
“Equità, crescita dell’occupazione e difesa dei redditi
siano le priorità del Governo Monti”  

Lotta all’evasione, tassazione più alta sui patrimoni mobiliari e immobiliari,
taglio delle spese militari e riduzione dei costi della politica
i settori dove trovare le risorse per il rilancio del paese.

Necessaria una modifica radicale della legge delega fiscale-assistenziale

Roma, 16 novembre 2011

La campagna I diritti alzano la voce – promossa da 24 organizzazioni del volontariato e del terzo settore italiani ­– valuta positivamente la nascita del Governo Monti, in considerazione della gravissima situazione in cui versa il paese. Tuttavia, la campagna sottolinea il fatto che i nodi da affrontare con urgenza non sono solo quelli che riguardano i conti dello stato, ma anche i 3 milioni di disoccupati, il progressivo impoverimento di fasce consistenti, e crescenti, di popolazione, l’iniqua distribuzione della ricchezza, l’abnorme evasione fiscale. Sono questi i veri ostacoli allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia.

“Siamo preoccupati per il nostro paese,” dichiara Lucio Babolin, portavoce della campagna I diritti alzano la voce, “ma anche per il dibattito sulla crisi portato avanti dagli opinion maker e le testate più influenti. Sembra quasi che allo sfacelo economico e finanziario di questi anni si voglia continuare a rispondere con le stesse ricette che hanno generato il disastro. Anzi, la tentazione potrebbe essere quella di approfittare dell’emergenza per far passare provvedimenti fermi al palo da anni.”

“Noi crediamo”, continua Babolin, “che vi siano due priorità per il paese: la messa in sicurezza dei conti dello stato e, insieme, il miglioramento delle condizioni di vita per tutte quelle persone e famiglie che hanno pagato fin qui, ingiustamente, il prezzo della crisi. Non basterà una patrimoniale ‘leggera’ per assicurare l’uno e l’altro obiettivo. Bisognerà piuttosto agire in modo incisivo sull’evasione fiscale, tassare maggiormente i patrimoni mobiliari e immobiliari, tagliare le spese militari, ridurre i costi della politica.”

“La campagna I diritti alzano la voce”, conclude il portavoce, “ritiene che una parte delle risorse così reperite possa permettere una riforma del welfare attesa da tempo, permettendo il varo dei Livelli essenziali delle prestazioni e del reddito minimo di inserimento e l’istituzione di un fondo e di misure adeguate per la non autosufficienza e per ammortizzatori sociali efficaci a beneficio di tutti coloro che perdono il lavoro. In questo modo sosterremmo la domanda e aiuteremmo larghi strati della popolazione. Finalità che non potrebbero essere raggiunte con la legge delega sulla riforma fiscale e assistenziale voluta dal precedente Governo, che a nostro avviso va radicalmente modificata.”

Info:

Mariano Bottaccio – Responsabile Ufficio stampa

Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)

cell. 329 2928070 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 Promuovono la campagna:

Antigone, Arci, Arciragazzi, Associazione Città visibile, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus, Associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli, Cittadinanzattiva, Comunità Saman, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia, Eurocare Italia, Federazione Internazionale “Città sociale” - Campania, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos, Forum Droghe, Ires Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia, Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico.


Contro la violenza costruiamo una nuova politica
Oltre l'indignazione ci deve essere l'impegno e la responsabilità

di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace



C'è qualcosa di realmente pericoloso nella violenza che sabato scorso si è abbattuta sulla manifestazione di Roma. E' l'idea che le cose che non si possano più cambiare, che si possano solo distruggere, che la politica sia la cosa più sporca e inconcludente che esista, che i politici e le forze politiche siano tutti uguali e che, in fondo, anche tutti gli altri siano complici e compromessi. Per questo gli incappucciati di sabato non hanno avuto alcuno scrupolo nel rivoltarsi violentemente contro i manifestanti che cercavano di fermarli, nel distruggere ogni cosa senza nemmeno interrogarsi sulla condizione dei loro legittimi proprietari, nel devastare indifferentemente auto, moto, banche, abitazioni, chiese, uffici, spazi, piazze e beni pubblici. La loro scelta di nascondersi e di mimetizzarsi nel corteo per limitare la reazione della polizia non è stata solo una tecnica militare, è stata anche un chiaro gesto di disprezzo nei confronti di tutti quei cittadini che credono ancora nell'importanza e nell'utilità della manifestazione e della partecipazione.

Non ho ancora capito quanti fossero realmente questi teppisti. So che a pensarla come loro ce ne sono molti di più. E questo ci deve preoccupare tutti. Non c'è solo il disagio sociale, la crisi economica, la mancanza di lavoro, la diffusione della povertà, dell'incertezza e dell'insicurezza ad accrescere la tensione e la rabbia. C'è anche tutta la crisi della democrazia, delle istituzioni, della politica e quindi della stessa idea del cambiamento. Se tutto appare bloccato e immutabile, se ogni iniziativa democratica sembra inutile e inconcludente, se persino il Parlamento assomiglia ormai ad un ente inutile, se la narrazione televisiva continua a oscurare la vita reale delle persone che pagano il prezzo più alto della crisi, se a tutti coloro che protestano o cercano personalmente di cambiare le cose viene imposto il bavaglio, cosa resta da fare?

Il discorso sulla violenza e la nonviolenza deve ripartire da qui e non può più essere disgiunto dal discorso sul futuro del nostro paese e della nostra democrazia. I giovani e i meno giovani che sabato hanno impedito lo svolgimento della manifestazione sequestrando la strada, la piazza e la giornata a tutti gli altri si sono messi dalla parte sbagliata. Niente può giustificare la loro follia, che non solo ha cancellato uno straordinario spazio pubblico (costato peraltro grandi fatiche a molti), ma è giunta a mettere a repentaglio la vita di tanta gente. La condanna fattiva di quelle azioni deve essere netta ma deve essere accompagnata dall'impegno a costruire una politica nuova, capace di rigenerare fiducia e speranza laddove oggi dominano la rabbia o la rassegnazione.

Questa sfida non è delegabile ad alcuno. Ce ne dobbiamo fare carico noi, ciascuno di noi, tutti insieme, tutti i giorni, con le cose che facciamo, con il nostro modo di guardare agli altri, di pensare al bene comune, di equilibrare i nostri interessi e quelli della comunità in cui viviamo. E' evidente che chi sta nei partiti e nelle istituzioni ha una responsabilità maggiore. Ma non è una responsabilità esclusiva e soprattutto non possiamo passare il tempo a lamentarci di quello che gli altri fanno o non fanno. Dopo l'indignazione non ci può essere la violenza. Ce n'è già troppa in giro. Dopo l'indignazione ci devono essere l'impegno e l'assunzione di responsabilità, che a loro volta sono le fondamenta di quella nuova politica che dobbiamo costruire in prima persona. Le centinaia di migliaia di cittadini che sabato hanno affollato la manifestazione di Roma, i venti chilometri di gente che lo scorso 25 settembre ha fatto la Marcia Perugia-Assisi, insieme ai ventisette milioni di italiani che il 12-13 giugno hanno detto no alla privatizzazione dell'acqua danno la misura delle energie disponibili. Il cantiere è aperto. Facciamo in modo che nessuno riesca a chiuderlo.


PS. Le immagini della violenza di Roma hanno fatto il giro del mondo. Ma come sarebbe andata se non ci fossero stati quegli incidenti? Come sarebbe stata raccontata quella manifestazione? Quanto spazio avrebbero avuto le ragioni dei partecipanti e degli organizzatori? Il modo con cui i grandi mezzi di comunicazione (con alcune importanti eccezioni) hanno trattato anche l'ultima Marcia per la pace Perugia-Assisi non lascia spazio a dubbi. In questo sistema informativo c'è spazio solo per la violenza di piazza, la cronaca nera del vicino di casa e gli urli di certi salotti televisivi. Tutto il resto viene sistematicamente rimosso, oscurato o censurato. Nessuno ci venga a dire che per mettere al bando la violenza servono leggi speciali, men che meno quelle teorizzate sull'onda dell'emergenza. Si cominci restituendo il servizio pubblico radiotelevisivo alla sua missione originale: rivolgere uno sguardo attento alla realtà e alla vita delle persone e dei popoli, accertare la realtà dei fatti, assicurare il più ampio pluralismo di voci, opinioni e soggetti, favorire la comprensione dei problemi e promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita e alle scelte della collettività.

Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace

Perugia, 18 ottobre 2011

 

I Diritti alzano la voce

i_diritti_alzano_la_voce_bannerLa campagna "I diritti alzano la voce" è nata nella primavera del 2009, quando alcuni esponenti del terzo settore hanno cominciato a incontrarsi, condividendo un'insoddisfazione profonda per come i temi del welfare sono affrontati dalla politica e dai media.
Da questo scambio di idee è nata la voglia di prendere posizione pubblicamente con un "Manifesto per il welfare", intitolato "Il benessere è un diritto, la disuguaglianza un'ingiustizia". Il testo presenta i principi etici e politici che ispirano la campagna e i principi che dovrebbero guidare una riforma del welfare che non sia un suo mero smantellamento: la riaffermazione del valore della Costituzione e dei diritti di cittadinanza; la denuncia rispetto alla crescita della povertà, delle disuguaglianze, all'uso del diritto penale e del carcere come risposta ai problemi sociali; la richiesta di una nuova politica, capace di farsi carico, prioritariamente, del bene comune; il valore del lavoro, dell'istruzione, della salute, della casa, di politiche fiscali progressive, di politiche sociali ancorate a diritti universali ed esigibili. Il "Manifesto" è stata anche una prima risposta al "Libro bianco sul futuro del modello sociale" adottato dal Governo.

Il "Manifesto" è stato sottoscritto da diverse altre organizzazioni e presentato alla stampa il 1 luglio 2009. Da quel momento è partito un ciclo di incontri a cui hanno partecipato sempre più soggetti del volontariato e del terzo settore. E che ha portato a un risultato concreto: la definizione di un "Documento base generale" che contiene un'analisi della situazione presente rispetto al tema dei diritti e, soprattutto, una proposta politica forte, di sistema, per un nuovo welfare articolata per aree di priorità. A questo documento se ne è aggiunto un secondo, la "Piattaforma politica", in cui sono indicate le proposte considerate prioritarie.
Inoltre, si è deciso che era arrivato il momento non solo per prendere posizione e continuare l'azione di pressione sulle Istuituzioni e la politica, ma che fosse necessario dar vita a una vera e propria campagna. Capace di parlare all'opinione pubblica, ai cittadini, e non solo agli addetti ai lavori. Capace di ridare senso e linguaggio ai diritti di cittadinanza, alla giustizia, alla solidarietà.

La campagna è organizzata, attualmente, in un livello nazionale e in gruppi regionali.

Il 25 e 26 novembre 2010 la campagna ha organizzato, con la Regione Emilia Romagna, il convegno nazionale "Universale e locale. Istituzioni e terzo settore insieme per un nuovo welfare".
Scarica le relazioni del convegno.

La campagna è promossa da:
Antigone, Arci, Arciragazzi, Associazione Città visibile, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus, Associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli, Cittadinanzattiva, Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Comunità Saman, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia, Eurocare Italia, Federazione Internazionale “Città sociale” - Campania, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos - Salesiani per il sociale, Forum Droghe, Ires Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia, Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico, Solidarietà e Cooperazione - Cipsi.

Info:

www.idirittialzanolavoce.org

Riccardo Poli
cell. 348 8017108
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Mariano Bottaccio
cell. 329 2928070
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AMBITO A: Orientamento

  • Progetti per lo sviluppo dello  SPORTELLO IMMIGRATI  presso i Centri Per  l’Impiego della Provincia di Firenze: Sportello di Consulenza Legale e Orientamento al lavoro per immigrati.
    Su Bandi FSE. Dal 2005 al 2011 (ancora in corso).
    Organizzazione  del workshop di formazione- “Scenari presenti e futuri nella normativa in materia di lavoro per immigrati”- giugno 2007
  • IMPRENDERE -FSE Ob.3 2008 -Provincia di Firenze-Azioni integrate per la creazione di microimprese ed attività di lavoro autonomo.
  • VIVAIO di imprese e di attività di lavoro autonomo. dal 2006 al 2011 (ancora in corso) Struttura di servizi integrati e flessibili per l’accompagnamento alla creazione di attività di impresa o di lavoro autonomo.

AMBITO B:  Formazione professionale

  • BEYT- 2008 - bando Ministero delle Politiche Sociali- Percorsi di orientamento e inserimento lavorativo per ex tossicodipendenti e persone in situazioni di marginalità sociale.
  • PILASTRO- percorsi di orientamento e inserimento lavorativo per ex tossicodipendenti.
  • FLAUTO- Percorsi di sostegno a donne immigrate con bambini piccoli e malati : accompagnamento in ottica di emancipazione e superamento della condizione di marginalità estrema.
  • COSARTE- Bando Esprit. Formazione per donne immigrate inoccupate in vista della costituzione di una cooperativa di sartoriea etnica ed etica.
  • MICROSOFT per tutti - Corso di formazione, di base e avanzato, per persone immigrate. 4 moduli con diversi gradi di difficoltà. Firenze- Pisa.
  • DoSS- Donne fra saperi e sapori. FSE.OB.3 Provincia di Firenze 2007. Mis.E1, Corso di formazione  per donne inoccupate,nel settore alberghiero, con stage.
  • Progetti Individuali Integrati di Tirocinio formativo in azienda per donne immigrate. Bandi FSE.Ob.3 Provincia di Firenze dal 2003 al 2007- 2010
  • ESPRIT.POR ob.3 m.B1,D3,E1.2005. Voucher  per assistenza e consulenza personalizzata alla creazione di impresa.
  • VOLANO .ESPRIT. POR OB.3 . 2005. Progetto per l’accompagnamento di donne e immigrati alla creazione di attività di impresa o di lavoro autonomo.
  • DOMICILIUM ASA. FSE MM.OB.3. 2004. Corso di formazione per ASA sull’applicazione della L.626 nei luoghi di lavoro atipici. In collaborazione con il Comune di Firenze, Direzione Sicurezza Sociale.
    PUBBLICAZIONI:La L.626: servizi alla persona e luoghi di lavoro atipici. Marzo 2006-
    Organizzazione seminario: La L.626: servizi alla persona e luoghi di lavoro atipici. Maggio 2006.
  • PRIVACY 2005. Corso di formazione per l’applicazione della nuova legge sulla privacy.
  • START UP .L.45 .2003/2004- Orientamento, formazione ed inserimento lavorativo in attività di lavoro autonomo di soggetti ex-tossicodipendenti. In collaborazione con CNCA nazionale.
  • LABORATORIO DI INFORMATICA.2003. Corso di formazione informatica per giovani immigrati.
  • PROFILI – Multimisura OB.3  2003. Indagine sui percorsi imprenditoriali di donne ed immigrati.
    PUBBLICAZIONI: Profili: indagine sui percorsi imprenditoriali di donne ed immigrati.  2003
  • PLANNING-Azioni integrate per la creazione di microimprese ed attività di lavoro autonomo. FSE Ob.3 Provincia di Firenze-2003-Misura D3 ---
  • PLAN-Azioni integrate per la creazione di microimprese ed attività di lavoro autonomo.
    FSE Ob.3 Provincia di Firenze-2002-Misura D3-
  • VIVAIO DI IMPRESE – Multimisura OB. 3 2000-2001  . Piano di fattibilità della  creazione di un vivaio di imprese a sostegno del lavoro autonomo e dell’imprenditoria femminile.
    PUBBLICAZIONI; Piano di fattibilità del Progetto Vivaio. 2001
  • NOW  DONNE PER LE DONNE .1998/2000 Progetto rivolto a donne native e migranti della regione Toscana, con l’obiettivo di creare professionalità nell’ambito dei servizi all’infanzia e di accompagnare alla creazione di impresa ed al lavoro autonomo.

AMBITO C: Scuola, intercultura e giovani

  • CENTRO GIUFA’, della Rete dei centri di alfabetizzazione del Comune di Firenze. Dal 2000 al 2011 ( ancora in corso)Polo di servizi per facilitare l’inserimento scolastico di alunni stranieri nella scuola dell’obbligo e offrire opportunità di didattica interculturale: corsi di lingua italiana, laboratori interculturali, mediazione linguistico-culturale, corsi di lingua materna, corsi di didattica interculturale, corsi di alfabetizzazione per mamme.

    PUBBLICAZIONI:
    • Il tempo dell'integrazione- Comune di Firenze - 2010
    • G.Bellini – Raccontare in cerchio-in http://www.vanninieditrice.it/agora_home.asp -2010
    • G.Bellini (a cura di) – Il mondo ci parla . ed. Vannini 2009
    • G..Favaro (a cura di)  - Un passo dopo l'altro: osservare i cammini di integrazione dei bambini e dei ragazzi stranieri. ed. Polistampa 2009
    • Lingua franca- giornale dei Centri – ed. Idest 2008
    • G.Favaro (a cura di) -Firenze accoglie: costruire l'integrazione nelle scuole e nella città. ed. Polistampa 2006
    • G.Bellini (a cura di) Lingue di origine parole dell’incontro. Ed. Idest, 2006
    • Benvenuti a Firenze! Guida per le famiglie (scuole elementari),Comune di Firenze,2005
    • Benvenuti a Firenze! Guida per le famiglie ( scuole medie), Comune di Firenze, 2005
    • Imparare l’italiano con il metodo TPR( Total Physical Response), ed. Giunti, 2005
    • G.Favaro (a cura di) Mille parole, l'italiano dalla A alla Z. . Ed. Guerrini, 2004
    • Non avevo mai visto le case lunghe. Ed.Vannini, 2003
  • CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI di scuola secondaria di secondo grado 2010/2011: Il cooperative learning.
  • Nel  catalogo di offerta formativa della Provincia di Firenze, corsi di prima alfabetizzazione per alunni stranieri inseriti nella scuola secondaria di secondo grado dal 2005 al 2008/2009:
  • CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI. 2009-  Istituto comprensivo di Greve.
  • Il corso prevede 6 incontri sui temi della presenza degli alunni stranieri, l'equipe dei docenti, l'organizzazione scolastica, i laboratori linguistici, i piani di studio personalizzati, la valutazione.
  • TUTTE LE LINGUE DELLO SPORT- 2009-2009- MIUR, promosso e coordinato dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione , la Partecipazione e la Comunicazione. Il progetto ha la finalità strategica di promuovere l’integrazione ed il dialogo nei contesti territoriali con alta presenza di studenti immigrati, stimolando una riflessione sul valore etico dello sport attraverso la conoscenza e la valorizzazione delle rispettive peculiarità culturali.
  • LA SCUOLA PER TUTTI - 2007- Ministero del Lavoro della salute e delle politiche sociali-Fondo per l’inclusione scolastica e sociale dei rom e sinti. Accoglienza degli alunni appartenenti alle comunità Rom, Sinti e Camminanti. Il progetto vuole promuovere l'integrazione e la piena scolarizzazione dei minori Rom e Sinti residenti nei villaggi del Comune di Firenze (Quartieri 4 e 5)
  • LE RADICI E LE ALI- Ministero della solidarietà sociale. L.7 dicembre 2000, n.383, art.12 lett.F. 2007 . Progetto di intervento a favore delle seconde generazioni di migranti, creazione di reti territoriali e meccanismi di partecipazione attiva.
  • AFFIANCO. FSE. Provincia di Firenze.POR ob.2 Asse IV. 2008. Corso di formazione per insegnanti mirato all'acquisizione di competenze nell'ambito dell'intercultura e della prevenzione del bullismo.
  • MOVIMENTAZIONE. Percorsi laboratoriali per la scuola secondaria di secondo grado finanziati dal Cesvot. Province di Firenze, Livorno, Pisa 2007-08
  • Attività di sensibilizzazione sulle tematiche: Educazione alla Cittadinanza consapevole, Diritti Umani, Consumo consapevole, Protagonismo giovanile
  • ORIENTEERING. FSE. Mis.C4. Campi Bisenzio  a.s. 2007-08
    Percorsi di orientamento e contrasto alla dispersione scolastica per ragazzi di III media.
  • ISEFO Q1. FSE.Mis.C4 Firenze Q1 a.s. 2007-08
    Percorsi di orientamento e contrasto alla dispersione scolastica per ragazzi di III media.
  • ISEFO Q4.  FSE.Mis.C4 Firenze Q4 a.s. 2007-08
    Percorsi di orientamento e contrasto alla dispersione scolastica per ragazzi di III media.
  • ACCORDI . FSE.Mis.C4 Firenze Q5 a.s. 2007-08
    Percorsi di orientamento e contrasto alla dispersione scolastica per ragazzi di III media.
  • COACH.  Regione Toscana.2007 .del. n.749. Corso per contrastare l’insuccesso scolastico e l’abbandono nelle
    prime classi degli istituti professionali e artistici.
  • LUCIGNOLO, FSE.OB3.2003 Misura C2. Progetto di contrasto della dispersione scolastica e di orientamento formativo nel Mugello, in collaborazione con coop. Proforma.

AMBITO D:  Sociale

  • FORMAZIONE DI TUTORI DI MSNA. Formazione continua  e coordinamento del gruppo di tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, in collaborazione con Istituto degli  Innocenti e Comune di Firenze.Dal  2004 al 2009 –
  • VIAGGIO IN ITALIA 2009- Indagine sul razzismo in Italia attraverso interviste.

    PUBBLICAZIONI:
    - G-Delle Vergini- Ma siamo razzisti?- 2009
    - Presentazione del libro e del cd : Chiesa di S.Monaca , maggio 2009
    - Centro internazionale G.La Pira – settembre 2009
     
  • VOLONTARI E MARGINALITA’. CESVOT. 2007. Corso per volontari che si impegneranno in situazioni di marginalità.
  • FAMIGLIE VICINE – dal 2005 al 2009 - Corso di formazione per la costruzione di una rete territoriale a sostegno di famiglie in difficoltà organizzative con figli minori. In collaborazione con il SIAST del Q.5
    Organizzazione seminario:” Le famiglie come reti sociali”- Palazzo Vecchio 2008
  • SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO. 2005. Corso di formazione in collaborazione con AGESCI nazionale.
  • PORTE APERTE – Prato. Corso di formazione per volontari attivi in centri/sportelli di accoglienza.
  • NUOVE MARGINALITA’. CESVOT 2005- Corsi di formazione per volontari impegnati in situazione di marginalità.
  • CITTADINO VOLONTARIO. 2001/2002. Cesvot. Corso di formazione per volontari in collaborazione con Associazione Insieme.
  • CORSO PER OBIETTORI DI COSCIENZA. 2000/2001. Formazione per odc

Altri Progetti Comunitari

L’Associazione Progetto Arcobaleno ha realizzato o partecipato negli anni passati anche ad altri progetti comunitari relativi ai propri campi di intervento:

SIFAT

Nell'ambito dell'iniziativa comunitaria Occupazione e valorizzazione delle risorse umane (Horizon) il progetto multiregionale SIFAT- verso un sistema reticolare di imprese sociali in collaborazione con il CNCA (ente promotore ed attuatore).

Obiettivi: favorire l'inserimento degli immigrati rendendo loro possibile una maggiore autonomia nei rapporti sociali e di lavoro creando figure di riferimento tra gli stessi immigrati competenti sulla organizzazione e legislazione italiana.

ADAPT

Collaborazione col CNCA (ente promotore ed attuatore) in un progetto destinato a definire alcune griglie di valutazione degli standard qualitativi dell'impresa sociale.

Re.F.E.S.

L'Associazione Progetto Arcobaleno è stato ente promotore dell'Iniziativa Comunitaria Occupazione Re.F.E.S - Per una Rete Fiorentina dell'Economia della Solidarietà. In collaborazione con Mani Tese, la Pignatta e la coop. Riciclaggio e Solidarietà.

Pubblicazioni: “Bilancio sociale e Organizzazioni Non Profit: esperienze e prospettive in Italia”.

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